martedì 28 luglio 2015

Recensione de "L'Allieva" di Alessia Gazzola

Cari amici de "Il mondo di una bookworm", sono viva!
Non ho scritto solo perchè sono molto pigra e il caldo infernale di luglio mi ha distrutta.
In questo mese ho letto "tanto". In vista del mio viaggio a Firenze, avevo deciso di leggere Inferno di Dan Brown (autore che adoro), proprio perchè ambientato nel capoluogo toscano. Lo avevo in libreria da un po' e per una serie di motivi (la mole innanzitutto) l'ho sempre rimandato.

Così, ormai decisa a fine giugno, inizio la lettura di questo fantomatico libro. Come per ogni storia di Brown, l'inizio è molto interessante e dinamico, entri subito nella storia e nel vivo dell'azione. Peccato però che in questo caso, la narrazione sembra sempre ferma allo stesso punto! I protagonisti "passano" 150 pagine nel Giardino di Boboli e altre 150 nel Palazzo Vecchio, così totalmente annoiata dal mattone Browniano ho desistito e lasciato a metà il mattone.

Ho deciso quindi di spostarmi su qualcosa di molto più "leggero" e ho scelto "L'Allieva" (primo libro dell'omonima serie) di Alessia Gazzola. 


Titolo: L'Allieva
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
2011, 374 p.

TramaAlice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

Cosa ne penso: Ci sono due premesse da fare: 
1. Ho comprato questo libro solo perchè ho scoperto tramite il profilo ufficiale dell'autrice che sono in corso le riprese de "L'Allieva", fiction ispirata all'omonimo libro, e uno degli attori protagonisti è Lino Guanciale  (che adoro!) (se non lo conoscete, andate a vedere di corsa sue foto!)

2.Sono un po' prevenuta verso gli autori italiani, perchè di tutti quelli che ho letto, sono pochi i libri di autori italiani che ho apprezzato.
Ma... quel genio della Gazzola mi ha fatto ricredere! Diciamo che non avevo grosse aspettative, avevo letto che questi libri sono "gialli-rosa" e infatti... La storia si concentra sull'omicidio di una ragazza e Alice e colleghi dovranno scoprire chi è l'assassino. Diciamo anche che di giallo questo libro ha ben poco. Omicidio a parte, la storia è molto "light" e si legge molto facilmente. La scrittura è molto scorrevole ed è un punto che ho apprezzato molto. Poi al di là dell'indagine, l'attenzione si focalizza quasi esclusivamente su Alice Allevi, protagonista e voce narrante. Alice è una specializzanda molto imbranata, che si lascia coinvolgere tanto, troppo, anche emotivamente, dai casi per cui lavora, e questo va a suo sfavore. Certe volte mi sono anche ritrovata nella protagonista, che spesso si sente come un pesce fuor d'acqua, nel contesto in cui lavora, però a differenza sua, quando tutto va a rotoli, invece di "piangermi addosso" e poltrire nel mio stato di infelicità, provo comunque a reagire. Cosa, che poi effettivamente accadrà.
Come detto si avvicina anche al genere rosa, perchè il cuore della nostra cara specializzanda è diviso tra due uomini: Claudio Conforti (bello, quanto bastardo) e Arthur (figlio del suo capo). 


Ho molto apprezzato tutti i personaggi: da CC, che è il mio prediletto, ad Arthur, anche se molte sue scelte di vita, proprio non le condivido. Poi c'è Yukino, coinquilina di Alice, davvero adorabile! Infine ci sono Ambra, l'Ape Regina dell'Istituto di Medicina Legale, Lara, altra sua collega, la Wally e il Supremo, i due capi. Tutti loro sono ben delineati, ben descritti, in maniera non prolissa. La sensazione che ho avuto leggendo questo libro è quella di entrare completamente nei panni di Alice, di vivere la sua vita, le sue emozioni e di interagire per davvero con tutti loro! Il finale, invece, non mi è piaciuto molto. Una volta "risolto" il caso della ragazza assassinata, la Gazzola ha lasciato completamente in sospeso la situazione sentimentale di Alice, anche dopo [SPOILER ALERT!!!] il bacio tanto sperato (da me!) quanto inatteso (sempre da me!) di CC! 

Comunque ringrazio la Gazzola, perchè finalmente ho più fiducia nella narrativa italiana (vi dico solo che ho già divorato anche il secondo della serie: Un segreto non è per sempre).

Voto


1 commento:

  1. È un momento di Cartier replica sollievo e gioioso avere un orologio che fa un'ottima prima impressione subito dopo averlo estratto dalla sua scatola per Patek Philippe replica la prima volta. Odio non gradire gli orologi perché conosco anche i marchi più imbottiti e incastrati con la più penosa dipendenza da Panerai replica una lunetta ottagonale hanno speso un bel po 'di sforzo su un nuovo prodotto, solo perché a volte delude il pubblico e alla fine il suo creatore . Ora, immagina una Tag Heuer replica piccola startup di un marchio di orologi che è solo al suo sesto anno di attività e che fa Audemars Piguet replica enorme affidamento sul supporto continuo della sua base di clienti, che a sua volta dipende fortemente dalla sua continua IWC replica soddisfazione.

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